PAGE NOT FOUND - Apri google. “Mi sento fortunato”. click. “L’obesità informativa o information overload è il bombardamento sensoriale e informativo a cui viene sottoposto un individuo. Nell’essere umano, come in un computer, quando gli input immessi in un sistema superano la sua capacità, il sistema va in tilt. La finestra d’attenzione per chi sta in rete si è ridotta di un terzo: se in precedenza si trattava di 12 secondi, oggi smettiamo di stare attenti solo dopo 8. Per fare un esempio, un pesce rosso arriva a 9 secondi”. Chiudi google.
Si stropiccia gli occhi stanchi e guarda fuori dalla finestra… Il panorama davanti a lei non è cambiato: la stessa strana e distopica proiezione del mondo, fatta di riviste patinate e giornali che continuano a imporre parziali verità. Nell’aria l’incessante vociare di risposte. Risposte a domande che nessuno ha ancora avuto il tempo di porsi… e come si può? Qui il silenzio è bandito e le idee, inascoltate, cominciano a soffrire di ginocchia fragili. Tutto è veloce, meno il pensiero. Alla sua destra, la vecchia radio gracidante è accesa. Mentre la ascolta in sottofondo, inizia a immaginare una strana “danse macabre” fra l’annuncio di una ragazza contenta per la sua crema antirughe e la voce monocorde di un comico in abito da sera che declama il numero di morti del giorno. Li osserva piroettare insieme in stato confusionale, quando fra i loro giganteschi piedi vede rotolare una cosa piccola e preziosa. In un attimo la riconosce, poi scompare. “Ho perso qualcosa in questo mondo, la mia missione è ritrovarla.”
Per dare vita a questo strano universo ho deciso di partire con lo studio del materiale: il giornale. Per il forte simbolismo che ha di per sé legato all’informazione, inoltre vorrei cercare di creare la maggior parte della scenografia partendo dal recupero. Il giornale è un oggetto che ha la vita di una farfalla: nasce, divulga notizie, ma già alla fine della giornata, muore. Ho già cominciato ad esplorare questo materiale in varie sue forme e l’ho trovato molto duttile ed estremamente stimolante sia dal punto di vista sonoro che plastico e nella sua manipolazione. In questa fase embrionale del progetto mi sto concentrando sulla parte di acrobatica e danza al suolo, ma l’obbiettivo è riuscire a inserire la mia ricerca con l’acrobatica aerea.
Marzia Zambianchi - Nata a Piacenza, pratica ginnastica ritmica a livello agonistico per una decina d’anni. Nel 2018 entra nella scuola di circo professionale INAC- Institutio Nacional De Artes do Circo (Portogallo) dove inizia una formazione di 3 anni specializzandosi in cerchio aereo e studiando altre tecniche fra cui acrobatica, danza contemporanea, teatro. Durante l’accademia prende parte a creazioni collettive e entra in contatto con professionisti Roberto Magro, Clara Andermatt, Vasco Gomes della compagnia “Erva da Ninha”, Jorge Lix e altri. Dopo i due anni di formazione professionale nel 2020 crea il suo primo progetto solo "Elogio a imperfeiçao”, dove la tecnica circense si unisce ad un immaginario più surreale e ad un primo studio di teatro delle ombre. Durante il terzo anno artistico crea, con il compagno di vita e lavoro Davide Milani, la compagnia “Gruppo di Due”. Insieme danno vita allo spettacolo “One is too many” un duo di giocoleria, danza e cerchio aereo. Il progetto vince l’open call per nuovi progetti indetta dalla compagnia teatrale “Leirena Teatro” presso Leiria (PT) dove viene messa in scena la prima dello spettacolo nel loro festival “Novos Ventos”. Successivamente lo spettacolo entra nella programmazione anche dei festival Cupula (Arcozelo) e del Festival MAPS(Setùbal). Nel 2021 partecipa coi colleghi di INAC, alla creazione collettiva diretta da Roberto Magro a Brocante Festival (Italia) e nello stesso anno inizia una collaborazione con la compagnia francese Troubles Champetres. Con quest’ultima inizia la creazione collettiva dello spettacolo “Ticket for Utopia”, che comprende 4 differenti specialità circensi: cerchio aereo, giocoleria, filo teso, Cyr wheel, creato e interpretato insieme a Davide Milani, Katia Rocha e Ethienne Tribu (direttore artistico). Il progetto vince il bando indetto dalla compagnia teatrale portoghese “INSKENE”, e la prima dello spettacolo viene messa in scena a Gondomar a settembre 2022. Tornata in Italia, parallelamente ai suoi progetti artistici, insegna cerchio aereo nella scuola di circo Tadam (Piacenza).